Alberobello


Alberobello rappresenta il cuore della Valle dei Trulli ed è denominata la “capitale dei trulli”.
Oggi Alberobello è un pittoresco centro agricolo e turistico formato in gran parte da trulli che conferiscono, oltre ad una vaga aria fiabesca, notevole interesse architettonico. Il nome della città deriva dal latino “Silva Arboris Belli” ovvero “Bosco dell’albero della guerra”. La parola “trullo” deriva dal greco tholos ovvero “cupola”, esso è una costruzione a pianta centrale circolare, con tetto di forma conica poggiato su una base quadrata. Alla sua sommita cè una cupola a forma di cono realizzata in chiancarelle, pietre calcaree posate anch’esse a secco in cerchi concentrici e bloccate all’apice da un pinnacolo decorativo. Le abitazioni sono costruite a secco, senza malta o altro materiale collante;
I trulli furono costruiti da contadini per poter risiedere nella zona, ma con l’rdine da parte del Conte di non utilizzare nessun tipo di malta perché nel momento in cui il regno avesse inviato degli ispettori per controllare il territorio, bastava espellere il colono demolendone la casa.
Nonostante questo divieto, la popolazione crebbe è divenne una grande comunità.