Chiesa Russa

Il complesso ha una superficie di 8.000 mq che comprendono la locanda e la chiesa “San Nikolay Chudotvorets’.

L’iniziativa di costruire un complesso di templi per i pellegrini russi che vengono a Bari per adorare le reliquie di San Nicola appartiene alla Granduchessa Russa Elizaveta Fjodorovna. L’edificio è stato costruito su progetto del famoso architetto Alexei Shchusev con le donazioni dei fedeli, tra cui l’imperatore Nicola II. A causa della prima guerra mondiale la costruzione non è stata completata, e nel 1937 tutti gli edifici insieme con la terra circostante sono stati consegnati al Municipio di Bari.

Nel 1969, in seguito alle politiche ecumeniche del Concilio Vaticano II, insieme a Lucio Demo si concesse la celebrazione della funzione ortodossa nella cripta della Basilica di San Nicola, proprio in segno di amicizia, di rispetto e di profonda unione con gli ortodossi. Il 14 marzo 2007, in occasione della visita del premier russo Vladimir Putin a Bari, furono avviate le trattative per la consegna della chiesa alla Russia. Il 23 gennaio 2012 il Comune di Bari ha consegnato formalmente l’immobile della Chiesa a Mark Golovkov, direttore delle Istituzioni estere del Patriarcato di Mosca, presente Aleksej Meshkov, ambasciatore della Federazione Russa a Roma.[2]

Di recente ristrutturata, la chiesa russa continua ad essere un ponte con le civiltà dell’Est Europa e del bacino orientale del Mar Mediterraneo. Bari è uno dei luoghi più visitati di pellegrinaggio dai fedeli ortodossi Russi.